venerdì 22 marzo 2013

Notte d'argento


Incantanti bagliori
di una gelida notte
dove piccolo, assopito,
vaga il pensiero:
ammiro i dolci fiori,
il tacito cinguettio
degli splendenti ulivi
mesti e spensierati.
Un profondo respiro
nel fresco aere d'inverno,
un sorriso spontaneo
all'incompresa vita
che in arcano mistero
e in buio inquieto
d'amore baci ci dona
e d'eterno riposo:
pietà in te non serbi
per i lucidi, stanchi occhi
che in continue sventure
fortemente hanno ardito
di felicità un lume?
Pietà in te non conosci
per le vibranti labbra
di sinceri toni ricche
a cui l'amorosa lingua
crudelmente vai strappando?
Pietà in te non provi
per i puerili animi
che bramosi di scoprire
il cieco, immenso mondo
senza lacrime spegni?
Se realmente esisti,
di spietata infamia
ti macchi, destino!
Tu, volontà sovrana!
Ma frena le illusioni:
non toglierai lo sguardo,
non spegnerai la voce,
non ucciderai lo spirto
dei tenaci viventi
che la paura affrontano
in eterno venerando
ogni singolo respiro
e il mare e le tempeste
e il cielo e le bufere
e il mutare delle stagioni
che per noi sorteggi!
Per codeste ragioni
per sempre ti amerò,
fragile vita mia...


07/01/2009

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