Bianco pallore
di mille occhi,
eterni fratelli
del sonno ignari:
una scia leggera,
fumo sempre giovane
vigile su di noi.
E in alto scorgo
sogni infiniti
nel gentile sguardo
del lungo treno
che ferma nella mente:
e niente è più passato,
niente è più futuro
per le lancette
del nostro tempo
dormienti adesso,
colori dinanzi a me
d'immenso arcobaleno
fatti di sussurri
forse già dimenticati.
Vivo il sogno
o sogno la vita?
Ma cammina tacita
la fragile penna
di nero inchiostro
e macchie celesti:
apri le porte del cuore
senza timore
e respira la brezza
della notte fresca,
sublime mistero
di infinite parole
dove corre il treno,
veloce e sereno.
Sogno, vita...
è come essere
RispondiEliminaaccarezzati dolcemente,lentamente
sapendo
del tempo,
di noi,
della leggerezza dei nostri sogni.
Davvero complimenti,
e anche se con estremo ritardo,
grazie per le tue parole
sul mio blog,gentilissimo.
[.paskuale.]
Il ritardo è compensato più che distintamente dalla gentilezza dell tue parole. Grazie a te per i complimenti e per la visita, ti aspetto sempre!
RispondiEliminasono felice di unirmi al tuo blog e molto bello complimenti
RispondiEliminaGentilissima, ti ringrazio di cuore!
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