venerdì 26 agosto 2011

Sono io, Madre


Mai alcuno vidi che
triste e malinconico
non sia tornato
alle braccia materne
ove poter destare
il più sereno sorriso.

E qui son io, Madre,
a contare granelli
della scura sabbia
umida e infinita,
a perdere minuti
lì dove il tempo
non esiste più,
a cercar pace
per una guerra
inesistente.

Qui son io, Madre,
col nostro dolore:
della tua anima
donami i colori
e soltanto poca
felicità che già ho.
Sono io, Madre,
in questi versi
vuoti e mesti
che ti ho lasciato.

5 commenti:

  1. una lirica che ti culla anzi culla tutti noi, suoi figli!

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  2. Molto bella! Leggere questi versi tocca il cuore. - grazie per la visita, cosi mi hai dato la possibilità di scoprire il tuo blog :-)
    Lisa

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  3. Complimenti per la tua bellissima poesia!
    A presto..Sibilla

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  4. Poesia molto toccante,leggendola fa riflettere sulla situazione del protagonista per il conflitto in cui si trova.
    Complimenti!
    A rileggerti.
    Giulia

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