lunedì 4 luglio 2011

Ma stavolta è diverso

Ho sempre voluto avere tutto sotto mano, nella placida consapevolezza che tutto ciò che è reale e materiale, o quantomeno comprensibile.
E invece niente. Niente di niente. Mi ritrovo seduto davanti ad uno schermo, ad una tastiera, a scrivere. Ma stavolta è diverso.

Mi piace spiegare ogni cosa con ampie, complete, persuasive deduzioni, trapanare cervelli e mura altrui per estrarne un cenno d'assenso o dissenso, far esplodere le loro varie ma legittime ragioni. E magari sbattendo il pugno sulla mia coscienza. Ma stavolta è diverso.

Non ho tesi da sbrigare, non ho pareri da cercare, non ho certezze da possedere. Stavolta è diverso.

Stavolta ho deciso di improvvisarmi spettatore e non regista, con uno sguardo leggero e non scrutatore, con una semplicità romantica e non analitica. Sfodero un sorriso per i più comprensivi mentre li invito ad andare oltre: l'amore.
Proprio quell'amore sulla bocca di tutti.
Proprio quell'amore per cui hai iniziato a battere più forte il cuore, proprio quell'amore che ti toglie sempre più appetito, proprio quell'amore che ti travolge con tanta veemenza, proprio quell'amore che distesi sul letto con le nostre melodie preferite ci porta lontano, proprio quell'amore che ha il sapore di un sogno, proprio quell'amore che irriga il sorriso di lacrime e addolcisce le lacrime col sorriso, proprio quell'amore che urla brecce contro le mura della solitudine, proprio quell'amore che getta il cuore oltre l'ostacolo, proprio quell'amore che non ha paura di morire prima di battersi eroicamente, proprio quell'amore che dal primo bacio sorvola già l'orizzonte, proprio quell'amore che brilla negli occhi e trema sulla pelle, proprio quell'amore che va a gattoni ma voglioso freme per i primi passi, proprio quell'amore che cade o si brucia con sorpresa, proprio quell'amore che si piega ma non si spezza, proprio quell'amore che cieco naviga le infinite acque dell'emozione.
Proprio quell'amore che non so più cosa sia, che non ha più parole per essere descritto, o che forse non ne ha mai avute.

Non ho tesi da sbrigare, non ho pareri da cercare, non ho certezze da possedere. Non ho nemmeno le parole per tutto ciò. 
Stavolta è diverso.

Stavolta voglio dirvi che ho scritto tutto ciò per l'amore: proprio quell'amore che oggi vivo instancabilmente, che è mio veleno e mio antidoto, mia malattia e mia medicina, mia tormenta e mio sereno, mia gioia e mio dolore, mia salvezza e mia condanna, mia vita e mia morte.
Stavolta voglio dirvi che proprio quell'amore ha dipinto un sorriso sul mio viso, ha colorato d'immenso il mio cielo, ha placcato d'oro il mio cuore.
Stavolta voglio dirvi, e sarà l'ultima per oggi, che io amo la persona che sta al mio fianco come amo ogni singolo battito del mio cuore e ogni singolo respiro dalla mia bocca.
Il perchè di tutto ciò non ha parole, ma solamente infiniti silenzi.

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